14 ago 2008

Oro, lotta greco romana

PECHINO, 14 agosto 2008 - Avanti Italia, piccola o grande che sia. Non sarà l’oro della Pellegrini, ma la medaglia d’oro di Andrea Minguzzi nella lotta greco-romana, categoria 84 kg, è una di quelle che ti ricordi a lungo. Perché la lotta fa parte della schiera di sport di cui si parla solo ogni quattro anni, quando arrivano i Giochi estivi.
FINALE - La finale contro l’ungherese Zoltan Fodor (i due si conoscono bene visto che spesso i magiari vengono in Italia per dei collegiali) è stata equilibrata. In parità i primi due periodi. Poi l’ultimo, mozzafiato, con Minguzzi in vantaggio per 1-0 nella fase difensiva (l’azzurro parte a terra), prima del colpo della vittoria. Andrea riesce a guadagnare i 4 punti decisivi sollevando l’ungherese e facendolo ricadere di schiena. A quel punto mancano solo pochi secondi e Fodor non ha più tempo per rimediare. Andrea esulta, abbraccia l’allenatore, si fa lanciare un tricolore e fa il giro dell’arena sventolandolo, prima di chiudere con un salto mortale all’indietro. Il pomeriggio si era aperto con la sconfitta di un altro azzurro, Daigoro Timoncini, battuto ai ripescaggi dal kazako Asset Mambetov nei 96 kg.
POLEMICA - Proprio lo svedese si è reso protagonista, durante la premiazione, di un clamoroso gesto di polemica: Abrahamian, battuto in semifinale da Minguzzi, è sceso dal podio e ha lasciato la medaglia a terra. Possibile motivo della protesta, una penalità che gli era stata inflitta dagli arbitri proprio nell'incontro con l'italiano. Abrahamian si era anche rifiutato di stringere la mano all'azzurro al termine del loro incontro. Minguzzi ha così commentato il gesto dello svedese: “L’ho sempre ammirato, mi dispiace che abbia rovinato un po’ quella che era la mia festa. Ovviamente era scontento per il punto contro che gli è stato dato per passività. Una decisione discutibile, d’accordo, ma che si poteva anche accettare con più sportività”.
tratto da Gazzetta dello Sport
dal nostro inviato
Massimo Oriani

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